sabato 3 febbraio 2007

Guerriglia: Il calcio si ferma

Scontri dopo Catania-Palermo, morto un poliziotto. Stop ai campionati

Un poliziotto è morto stasera negli scontri che hanno coinvolto tifosi e polizia a Catania, fuori dallo stadio dove era in corso la partita di calcio contro il Palermo e la Figc ha deciso di bloccare tutti i campionati.
Stop anche per le partite della Nazionale. Lo ha riferito la polizia di Catania e un addetto stampa della Federcalcio.

Filippo Raciti, ispettore capo squadra mobile di Catania, è morto all'ospedale Garibaldi di Catania dopo essere rimasto ferito da una bomba carta, esplosa mentre lui era dentro un mezzo della polizia, ha detto un funzionario della polizia.

"Ci sono decine di feriti, tra tifosi e agenti, ma nessuno in gravi condizioni", ha dichiarato Piero Gambuzza, comandante del reparto mobile della polizia, a Sky Tg24.

Dopo la notizia, il commissario straordinario della Figc Luca Pancalli ha immediatamente deciso lo stop di tutti i campionati a partire da sabato, ha detto un addetto stampa della Federazione italiana giuoco calcio.
"Non si gioca né domani né domenica, in nessuna serie", ha spiegato l'addetto della Federcalcio.









Ora l'iniziativa di bloccare il campionato a mio parere è fuori discussione, sembra la professoressa che non sa chi incolpare allora punisce la classe.
Ma come stiamo?? Innanzitutto perchè non vedo perchè ci deve andare in mezzo gente che ama lo sport...Mi viene in mente quanti hanno speso i biglietti e prenotato per venire a Milano nell'attesissimo Inter Roma; ma anche per le altre partite è lo stesso. Secondariamente non ho capito come hanno fatto a far terminare la partita ieri sera, dopo quello che stava accadendo;sicuramente fare uscire la gente dallo stadio a partita sospesa non era intelligente, ma neanche continuare a giocare.
Non ritengo giusto fermare un campionato, anche per tutti gli interessi economici che ci girano attorno, perchè non è giusto che ci vadano di mezzo tutti, per colpa dei soliti stronzi che di calcio non capiscono un cazzo, ma si sentono fighi se la domenica vanno ad insultare o a picchiare la gente. Mancano i controlli. Si mandano ad ogni partita "calda" migliaia di agenti che spesso si guardano la partita e non vanno a controllare, e poi finisce come ieri sera. Come troppe altre volte. Iniziamo a squalificare il catania, sicuramente il catania come società non ha colpe, ma qualcuno deve pur pagare. La mentalità dovrà pur cambiare.
Ci sono partite e stadi dove scene non molto lontane da quelle di ieri sono all'ordine del giorno. Non è possibile. Cosa aspettiamo a trovare veramente una soluzione??? e ce ne sono...Guardiamo oltre la manica; E' davvero un altro calcio, e ci sono gli stessi interessi e le stesse teste calde, perchè si vede cosa combinano all'estero. Ma a casa loro in inghilterra è serenità. Si gioca a calcio con i tifosi che riescono ad abbracciare i loro tifosi e viceversa, i giocatori stessi sono più corretti, i simulatori vengono criticati per tutta la settimana da mass media e tifosi. Cosa ci vuole a prendere ad esempio il modello inglese?!?!

Ripeto a mio avviso è inutile punire tutta Italia. Considerando poi che verranno fuori altri problemi data la partita importante di domenica sera. E l'inter era più in forma rispetto a quando si farà la partita, e ibra non era squalificato, de rossi idem, e tutte le conseguenze del caso.
Bisogna imparare a vivere. Non si può mettere una vita al livello di un pallone. I poliziotti allo stadio non dovrebbero neanche esserci. Ma scherziamo??? se guardo la partita a casa con un mio amico posso mai picchiarlo perchè la mia squadra sta perdendo?? e perchè allo stadio sì?!?!
Inoltre se cammino per la strada e insulto un vigile mi può portare in cella. Perchè allo stadio questo non accade???

La notizia sta già facendo il giro del mondo;la solita figura Italiana.

Vediamo di trovare una soluzione al più presto diversa dalla quella banale e ridicola di fermare tutti i campionati.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Gene Gnocchi nel breve commento alle vicende del weekend
ha chiuso dicendo che allora (12 anni fa' alla morte del ragazzo)
come oggi c'erano le stesse persone ai vertici della lega e oggi
come allora hanno detto esattamente le stesse parole...
ergo non hanno fatto nulla per il problema vero e hanno pensato
solo ai fatti loro...

Quindi il calcio italiano è marcio e sempre lo sarà. come al solito disgustato da questo paese...

Anonimo ha detto...

In fondo un pò di patriottismo non fa male...a me l'italia piace molto più di molti altri paesi...vedi spagna e francia...ci sono argomenti dove però siamo molto indietro...vedi polizia... i problemi sono questi da anni...ne sono convinto...non è mai stato fatto nulla...o cmq è stato fatto poco...tuttavia resta all'intelligenza della gente vivere la domenica allo stadio in manierà consona...io su certe cose sono un pò "fascista"...ci sono errori che non si possono compiere e se si compiono sei finito...il ragazzino forse minorenne che ha lanciato la bomba..in carcere a vita..non esce più...ci vogliono queste leggi...perchè sbagliare è concesso...ma se hai 16-17 anni lo capisci che stai facendo ed è un errore a cui non c'è rimedio...dillo ai figli che ha lasciato soli...alla moglie...lui sta in carcere a vita...e non esiste indulto...legge fatta solo per eliminare il problema delle carceri piene...carceri piene??è un problema???si rimettiamoli in libertà che le carceri si svuotano...

Anonimo ha detto...

Io sono al terzo anno CLELI.. [vedo la luceeeee]
Come sono i ritmi della specialistica?

Anonimo ha detto...

Per fortuna noi del Clemit di nuove tecnologie ce ne intendiamo e con in nostri potenti mezzi riesco a beccare il tuo blog dal link del commento che hai fatto in quello di un'altra persona...però ti pare possibile una cosa del genere per noi che ci conosciamo dalle superiori?! Bè avrai capito chi sono no?? un saluto...

Anonimo ha detto...

Sto blog pullula di bocconiani! Che schifo :D

Ti lascio la mail dell'uni [così anche se qualcuno dovesse vedere l'indirizzo prima che lo cancelli poco mi importa =p]
s971689@studbocconi.it