Busta Paga: si tirano le somme
Quello che vi propongo è un articolo tratto da camelotdestraideale.it che riporta precisamente gli effetti del governo Prodi, e della sua finanziaria Schioppaettante, sulla busta paga.
Dopo la Finanziaria i single che guadagnano tra i 15.000 e i 20.000 euro lordi l'anno si sono visti un bonus di soli 7 euro nello stipendio di gennaio. Ma non sarà troppo? arriva l'elemosina di 7 euro per il single che guadagna tra i 15.000 e i 20.000 euro lordi l'anno
In questi giorni avremo tutti la possibilità di verificare le menzogne dei signori dell'Unione.
Con la busta paga sarà chiaro più o meno a tutti, che la tanto decantata redistribuzione a favore delle fasce meno abbienti, è pura falsità. Certo, l'aggravio complessivo della pressione fiscale a nostro carico non ci sarà rivelato da subito. Buona parte della addizionali locali saranno aumentate attorno ad aprile. Fino ad allora, quindi, sarà possibile saggiare solo una parte della stangata. Qui oggi, in ogni caso, si vuole parlare di un'analisi fatta dallo studio Santini, e pubblicata dal quotidiano Repubblica (dicasi Repubblica, non certo il Secolo d'Italia).
Bene. Partiamo con il considerare la situazione di un lavoratore dipendente con un reddito lordo annuo di 15.000 euro: sia nel caso in cui egli sia single, sia nel caso in cui egli abbia una moglie e due figli a carico (e uno di questi abbia meno di 3 anni).
Partiamo dal single.
Con la Finanziaria 2007, il single che ha un reddito lordo annuo di 15.000 euro (non certo una somma tale per cui lo si possa definire ricco), e un reddito mensile lordo di 1153,83 euro, vedrà un aumento del prelievo contributivo Inps da 102,58 a 106,04 euro.
La sua Irpef netta passa da 132,14 euro a 121,26 euro. La sua retribuzione netta, quindi, passa da 919,11 euro a 926,53 euro. Il risparmio, quindi, per il single che guadagna 15.000 euro lordi l'anno, grazie alla Finanziaria di Prodi, sarà di ben 7,42 euro lordi al mese.
Insomma non ci si compra nemmeno una pizza e una birretta!
Consideriamo ora il lavoratore dipendente - con un guadagno sempre di 15.000 euro lordi l'anno - con moglie e 2 figli a carico. Anche in questo caso, evidentemente, il reddito lordo mensile è di 1153,83 euro.
Anche in questo caso i contributi Inps sono aumentati da 102,58 a 106,04 euro.
Gli assegni familiari migliorano, e passano da 220,53 euro a 246,18 euro.
La retribuzione netta, quindi, per il lavoratore dipendente in questione (ricordo: ha moglie e due figli a carico. E uno di questi figli ha meno di 3 anni) passa da 1271,80 euro a 1293,99 euro.
Sicchè, grazie a Prodi, il lavoratore dipendente in questione, che ha 3 persone a carico, avrà uno sgravio fiscale di 22,19 euro al mese!
Anche qui, con questo risparmio, credete che il lavoratore in questione possa "scialare"?Penso di no.
Passiamo ora a considerare il caso di un lavoratore dipendente, che abbia un guadagno annuo lordo di 20.000 euro: sia nel caso in cui egli sia single, sia nel caso in cui abbia moglie e due figli a carico (di cui uno, sempre d'età inferiore ai 3 anni).
Nel primo caso - quello del single lavoratore dipendente - lo sgravio fiscale mensile ammonta a ben 8,79 euro in più!
Nel caso in cui egli abbia invece moglie e due figli a carico, lo sgravio fiscale raggiunge addirittura la strabiliante somma di 28,31 euro mensili in più!
Passiamo, poi, a considerare l'ipotesi di un reddito lordo annuo di 30.000 euro.
Anche in questo caso, verifichiamo come andrà la situazione, quando a percepire questa somma sia un single, e quando invece questa somma sia percepita da un padre di famiglia con moglie e due figli a carico.
Nel caso del single lavoratore dipendente con 30.000 euro lordi l'anno (e una retribuzione mensile lorda di 2307,69 euro), i contribuiti Inps aumentano da 205,15 euro a 212,08 euro.
L'Irpef netta passa da 449,50 euro a 435,11 euro.
Mentre la retribuzione netta passa da 1653 euro a 1660,50 euro.
Con un vantaggio fiscale mensile di ben 7,46 euro!
Nel caso, invece, di lavoratore dipendente con stesso importo (30.000 euro lordi l'anno), ma con moglie e due figli a carico, la situazione è la seguente:
I contributi Inps passano da 205,15 euro a 212,08 euro: come per il single.
L'Irpef netta passa da 308,19 euro a 271,03 euro.
Gli assegni familiari passano da 57,33 euro a 98,62 euro.
La retribuzione netta lievita, quindi, da 1851,68 euro a 1923,20 euro.
Con un vantaggio fiscale di 71,52 euro mensili.
Ma, sempre secondo lo studio Santini pubblicato da Repubblica, per quest'ultimi la situazione peggiorerà di molto, non appena si dovessero verificare degli incrementi nelle addizionali locali.
Infatti, nel caso in cui ci fosse un incremento delle addizionali di 0,2 punti, il beneficio Irpef varato dalla Finanziaria, si ridurrebbe del 40%.
Mentre, lì dove l'incremento delle addizionali arrivasse ad un più 0,4, il vantaggio si "sgonfierebbe" addirittura del 50%.
Per completezza aggiungo altri due dati.
Innanzitutto consideriamo la situazione di un lavoratore dipendente, con un reddito medio/alto: pari a 50.000 euro lordi l'anno.
Nel caso in cui egli sia single, subirà un aggravio fiscale mensile di 199,38 euro.
Nel caso in cui egli abbia moglie e due figli a carico (di cui uno con età inferiore ai 3 anni), subirà un aggravio fiscale di 130,86 euro.
L'ultima considerazione, poi, ci viene direttamente dalla città di Bologna.
Governata dal sindaco unionista Cofferati.
In questa città Cofferati, così come il presidente unionista della Regione, Vasco Errani, ha deliberato alcuni aumenti delle addizionali locali.
Vi riporto, allora, uno stralcio di un articolo apparso il 17 gennaio, a pagina 12 del Corriere della Sera. E firmato da Francesco Battistini:
"Tanto furore nasce dalla tabella che confronta le addizionali Irpef decise dalle giunte delle grandi città. Si scopre che Roma e Milano, Torino e Napoli stanno meglio: il conto più salato si paga proprio nella città di Prodi e i ritocchi addizionati dalla giunta Cofferati, assieme a quelli introdotti dal governatore regionale Vasco Errani, trasformano in una mezza beffa, soprattutto per le fasce più deboli, i famosi sconti fiscali che il governo aveva inserito nella Finanziaria".
In sostanza, a causa di un incremento dell'addizionale comunale dello 0,3%, e a causa di un incremento dell’addizionale regionale dello 0,5%, un bolognese con 20.000 euro di reddito, avrà un aggravio di 65 euro!
Di fatti, sempre l'articolo di Battistini, riporta - a conferma - il giudizio di Guglielmo Epifani (leader della Cgil):
"Avevo già sottolineato che non basta redistribuire fiscalmente un po’ di vantaggi ai redditi più bassi, se poi con la fiscalità sul territorio non si opera con saggezza. Se ognuno va per conto suo, se Roma va per conto suo e se lo fanno anche le regioni e le città, allora si rischia di togliere con la mano locale più di quanto la mano nazionale non riconosca".
E se lo dice lui...
Da ricordare che da quest'anno ci sono le nuove aliquote irpef, che dovrebbero aiutare le persone meno abbienti. Tuttavia una chiacchierata con un commercialista qualsiasi vi fa capire come siamo stati presi per bene per i fondelli, a tal riguardo faccio giusto una piccola considerazione:
Sono state riviste le rendite catastali, ovviamente al rialzo, e notiamo subito che sarebbe un bene visto che la rendita della prima casa è deducibile dell'imponibile irpef...ah ops ho detto è?!!! mi sono sbagliato era deducibile...scusatemi...ora invece farà monte irpef, e quindi ci vorrà molto poco a superare i 28.000 euro di imponibile che fanno scattare un aumento di 5 punti percentuali rispetto alla precedente legislatura (per chi non avesse capito 5% di 28000 = 1.400 euro che è il minimo perchè lo scaglione arriva a 55.000 che corrisponde a + 2750 euro di tasse. fate vobis)